mafalda
(giovedì 14 ottobre 2010)
Categoria: Affetto
Una vecchia storiella .....
.....che mi piace ricordare :
C'era una volta un ragazzo con un brutto carattere.
Suo padre gli diede un sacchetto di chiodi e gli disse di piantarne uno nello steccato dei giardino ogni volta che avesse perso la pazienza e litigato con qualcuno.
Il primo giorno il ragazzo piantò 37 chiodi nello steccato.
Nelle settimane seguenti, imparò a controllarsi e il numero di chiodi piantati nello steccato diminuì giorno per giorno: aveva scoperto che era più facile controllarsi che piantare i chiodi.
Finalmente arrivò un giorno in cui il ragazzo non piantò alcun chiodo nello steccato.
Allora andò dal padre a riferire il suo successo.
Questi, di rimando, gli chiese di levare un chiodo, ogni giorno che avesse trascorso senza perdere la pazienza né litigato con qualcuno.
I giorni passarono e finalmente il ragazzo poté dire al padre che aveva levato tutti i chiodi.
Il padre portò il ragazzo davanti allo steccato e gli disse: "Figlio mio, ti sei comportato bene, ma guarda quanti buchi ci sono. Il legno non sarà mai più come prima. Quando litighi con qualcuno e gli dici qualcosa di brutto, gli lasci una ferita come queste. Non importa quante volte ti scuserai, la ferita rimarrà e una ferita verbale fa male quanto una fisica."
Buonanotte
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Assunta
(venerdì 15 ottobre 2010)
8:46 del 15-10-2010
Buongiorno cara amica, ho gradito tanto la tua storiella, è carina e piena di significato, mi ha portata ad una riflessione: penso che di steccati pieni di buchi ne abbiamo parecchi nei nostri giardini ed è vero, per quanto si faccia poi per tapparli, resteranno sempre i segni. Buona giornata Mafalda.
Buongiorno cara amica, ho gradito tanto la tua storiella, è carina e piena di significato, mi ha portata ad una riflessione: penso che di steccati pieni di buchi ne abbiamo parecchi nei nostri giardini ed è vero, per quanto si faccia poi per tapparli, resteranno sempre i segni. Buona giornata Mafalda.
Anonimo
(venerdì 15 ottobre 2010)
L' ho imviata per e-mail a mio figlio ,che ieri per una stupidata ha litigato con il papa'.
Grazie Mafalda , ha riflettuto , e stasera mi ha promesso che faranno pace.
Grazie Mafalda , ha riflettuto , e stasera mi ha promesso che faranno pace.
Assunta
(venerdì 15 ottobre 2010)
18:38 del 15-10-2010
Sono contenta che anche nel nostro piccolo ci sono parole e piccoli racconti che servono a far riflettere. La mia mamma ha sempre detto: mai far passare la notte sopra ad una discussione, banale o seria che sia.
Sono contenta che anche nel nostro piccolo ci sono parole e piccoli racconti che servono a far riflettere. La mia mamma ha sempre detto: mai far passare la notte sopra ad una discussione, banale o seria che sia.
mafalda
(venerdì 15 ottobre 2010)
Nessun merito ,cara anonima se non quello del piacere di condividere .
Si sprecano fiumi di parole eppure la parola è l'unica cosa che distingue l'uomo dalle bestie , la usiamo , ne abusiamo e a volte non ci rendiamo conto del bene o del male che può arrecare un nostro pensiero espresso in un determinato momento .Parole che salvano , parole che uccidono , a volte più di un arma .
Se permetti ti riporto una bella frase di S. Francesco di Sales:
SAPER TACERE E' SAGGEZZA ; MA BISOGNA PUR PARLARE E ALLORA IL NOSTRO PARLARE SIA :
- POCO E BUONO
- POCO E DOLCE
- POCO E SEMPLICE
- POCO E CARITATEVOLE
- POCO E AMABILE
- SE NON CI RIESCI , TACI !
Si sprecano fiumi di parole eppure la parola è l'unica cosa che distingue l'uomo dalle bestie , la usiamo , ne abusiamo e a volte non ci rendiamo conto del bene o del male che può arrecare un nostro pensiero espresso in un determinato momento .Parole che salvano , parole che uccidono , a volte più di un arma .
Se permetti ti riporto una bella frase di S. Francesco di Sales:
SAPER TACERE E' SAGGEZZA ; MA BISOGNA PUR PARLARE E ALLORA IL NOSTRO PARLARE SIA :
- POCO E BUONO
- POCO E DOLCE
- POCO E SEMPLICE
- POCO E CARITATEVOLE
- POCO E AMABILE
- SE NON CI RIESCI , TACI !
Nik Fabri (Anonimo)
(sabato 16 ottobre 2010)
Si, è così, bisognerebbe trovare sempre la misura e l'equilibrio in ogni cosa ma, com'è facile a dire, spesso è tanto arduo attuarlo. Quante volte siamo costretti a fare i conti con la nostra istintivita', quante volte basterebbe contare SEMPLICEMENTE fino a tre per evitare discussioni e, se non le discussioni, parole che offendono, sovente buttate lì con troppa facilita' e superficialita'. A volte ci si riesce, a volte no. Ieri, tanto per fare un esempio e per riprendere la storiella e le parole di Mafalda, dopo una bella trattazione con i miei alunni con una chiacchierata concernente promblematiche extrascolastiche giovanili sul sesso e i suoi aspetti legati al sentimento e al di fuori del sentimento, ho riscontrato un equilibrio e una maturita' nei miei alunni, che mi ha lasciato veramente compiaciuto. Non mi dilungo sull'argomento non iniziato da me ma interessantissimo, personalissimo che ha coinvolto anche quegli alunni ( e alunne) di solito restii e timidoni che, di solito, non intervengono mai, restando spesso chiusi nella loro personale interiorità, a proteggere le proprie esperienze, le proprie idee. L'aspetto prioritario è stato quello di parlare con calma, con interventi spontanei, sinceri. Un'ora trascorsa al di fuori degli schemi legati alla materia; una lezione diversa, insomma all'insegna della diversita' delle idee di ciascuno. Sono uscito dall'aula calmo e tranquillo soddisfatto di una lezione fuori dagli schemi che non ho tenuto io ma loro; così, subito dopo, non appena suonata la "campanella" dell'ultima ora, mi sono messo in macchina e intrapreso la via di casa. Poche centinaia di metri e una grossa paura mi ha invaso:a velocità sostenuta, un'automobilista non si e' fermato all'incrocio. Sicuro dell'urto, mi sono irrigidito al volante certo dell'impatto( che per fortuna non è avvenuto) con uno stridolio di gomme dell'autoveicolo inadempiente al segnale di stop, che è riuscito a bloccare la vettura a pochi centimetri dalla mia. Sono sceso furioso: < babbeo, lo hai visto il dare precedenza???>. Il "babbeo" non mi ha risposto consapevole di aver procurato, per la sua disattenzione, un grosso spavento ad entrambi. Mi sono avvicinato alla sua macchina e lui mi ha guardato serio, timoroso, senza dire niente ancora scosso e impaurito piu' di me. Poi, dopo un attimo di silenzio, pentito del "babbeo", gli ho sorriso e, immediatamente, anche lui ha sfoderato un sorriso a 32 denti. Credo di essermi imbattuto in un medico( dall'adesivo sul parabrezza) forse...un dentista... Dopo quella scarica di adrenalina e dopo lo scampato pericolo, tutti e due, abbiamo apprezzato la forza del SORRISO e la rabbia nonchè la paura del possibile ncidente sono svanite, come per incanto. Affettuosamente.
dora
(sabato 16 ottobre 2010)
Caro Nik, è andata bene! La vostra fortuna è stata nell'essere evidentmente due persone con un retroterra di spessore. Sarebbe andata diveramente se ti fossi imbattuto in un energumeno tatuato e palestrato, magari col quoziente intellettivo di un grillo! Il sorriso io non l'ho mai visto (facci caso) sulle labbra degli oligofrenici. Quando si incontrano o anche si scontrano due esseri umani, le parole arricchiscono entrambi. Se lo fanno due "bestie" non c'è scampo.Guarda cosa sta succedendo in questi giorni: la cronaca è piena di episodi inquietanti. La nostra società sta sgretolandosi sotto il peso dei nuovi idoli: il successo, il denaro, il potere. Ma lo spirito ha bisogno di altro e gli uomini sono così sempre più soli. Credo che l'unica medicina per questo CANCRO sia l' Amore.
Assunta
(sabato 16 ottobre 2010)
13:31 el 16- 10-2010
Buongiorno caro Nik, il tuo racconto avvalora ancora di più la mia tesi, che se si presta orecchio ai giovani, si aprono senza difficoltà ai temi più svariari e anche i più restii alla fine scivolano e si fanno coinvolgere in confidenze produttive.
per quanto riguarda il tuo "babbeo" ti è andata bene, però capita di andare fuori dai gangheri anche per un nonnulla, l'importante è aggiustare il tiro e che ci sia sempre qualcuno che te lo fa aggiustare. Il periodo che stiamo vivendo nel nostro paese, non è dei migliori e penso che il peggio non lo abbiamo ancora sentito e visto, anche se mi spiace pensarla così.
Ciao carissimo amico, ti auguro una buon pomeriggio. Affettuosamente...........
Buongiorno caro Nik, il tuo racconto avvalora ancora di più la mia tesi, che se si presta orecchio ai giovani, si aprono senza difficoltà ai temi più svariari e anche i più restii alla fine scivolano e si fanno coinvolgere in confidenze produttive.
per quanto riguarda il tuo "babbeo" ti è andata bene, però capita di andare fuori dai gangheri anche per un nonnulla, l'importante è aggiustare il tiro e che ci sia sempre qualcuno che te lo fa aggiustare. Il periodo che stiamo vivendo nel nostro paese, non è dei migliori e penso che il peggio non lo abbiamo ancora sentito e visto, anche se mi spiace pensarla così.
Ciao carissimo amico, ti auguro una buon pomeriggio. Affettuosamente...........
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